00 11/10/2017 11:59

Orge di cavalli e cavalieri neri










 





ritratto di sp3ranza



 


2 Negroni qui per cena
grossi come una balena

Ospitiamo questo pene
che in natura paga bene

Tra sniffate e schioppettate
siamo donne mancipate

Non pecchiamo di razzismo
noi succhiamo fra cazzismo

Ci ingroppiamo due bicchieri
con cavalli e cavalieri

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PROVE:

 

 

 

http://f.tqn.com/y/cocktails/1/W/k/U/-/-/Negroni-89742752.jpg

 

<img src="http://im2.freeforumzone.it/up/20/14/1269953694.jpg" alt="HTML.it"/>

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ritratto di nadia cinque

Ecco che arrivano i due NEGRONI!

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Corretto un mucchietto di refusi e siamo gia' arrivati al di sopra di 60 letture? Ma dove le potrete mai avere 60 letture in poco tempo senza sleccazzamenti se non qui???

 

Era ora! Ce ne hanno messo di tempo!!! Mi hanno consumato la pagina senza concludere l'opera, ed alla fine li ho fatti venire qui!

Bevetene e mangiatene tutti!

PS: da mangiare/rosicare ci sono i pezzi di limone, il ghiaccio e gli stecchini, e volendo anche il tovagliolo sotto..vedete voi...

Quella sopra e' la musica che hanno usato le valchirie per cavalcare i cavalieri neri ed i cavalli...Ed ora siamo tutti a cavallo!!!

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Prima non c'era quai nessuno e solo un unente era on line, ed ora sono apparsi 3 utenti on line ed altri visitatori... chi avra' fatto tutte le letture (19) di questa boiaccata dopo cosi' poco tempo? Spero si siano divertiti almeno...SE IN POCHI SECONDI ARRIVANO A 19, QUANDO RITORNO DOMANI A CONTROLLARE, QUESTO POST C'E' RISCHIO CHE MI SCOPPIA!!! TANTO SCOPPIO IO DALLE RISATE!!!!

 

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BONUS REGALO PER I LETTORI:

 

Ed ora tutta la Veritas sul MUCHO GUSTO di Pulcinella il MACHO FUSTO:

Tra vecchietti trombano con trombe decrepite/preistoriche da paura
usando le corna ammuffite e piene di ragnetti dei loro trisauri che se le
infilavano pure nelle orecchie per sentire meglio le onde delle scorregge cerebrali
dei loro nipotini canterini che sfringuellavano felici come uccellini enuchi,
ma i vecchietti usavano quelle corna/trobette per suonare i raduni delle orge
poetiche che  facevano scappare pure i cani morti che iniziavano ad ululare per farli smettere.

A poco serviva lasciare manifesti in ogni latrina, mercato, casa, scuola ospedale, chiesa...
baciare le guance inferiori di tutti e salutare cani porci galline bacarozzi lombrichi etc...
per far accorrre tutti ad osservare le loro trombate trapassate che mettevano
tristezza e causavano monotonia e sonno persino tra di loro che facevano finta di
godere del rumore delle trombe, si perche' nelle trombe usate precedentemente per le
orecchie, erano rimasti residui di cervelli dei trisauri, e vibrando mischiati alle
ragnatele e ragnetti, emettevano suoni lugubri, fastidiosi, pallosissimi che infastidivano, come ho detto,
anche i cani morti e facevano crepare di noia i gatti dopo solo la prima vita e nessuno
arrivava mai alla seconda, figuriamoci alla settima!!!

 

 

 

 

 

Chi è online

Ci sono attualmente 3 utenti e 6 visitatori collegati.

Utenti online

PS: FORSE QUALCUNO SOFFRE DI INSONNIA ED E' VENUTO A FARSI DUE RISATE!

SERVITEVI PURE, IL RISO ABBONDA NEL PIATTO  ED E' GRATIS PER TUTTI!!!

 

 

 

ritratto di sp3ranza

Mancipazioni fallaci?

più di cento letture e nemmeno un appunto alle donne mancipate o emancipate??? Eppure fior di scrittori sono on line tutto il giorno e forse leggono e leggono per tutto il giorno e tutta la notte senza commentare nessuno??? Ma non debbono lavorare come noi comuni mortali anormali ignorantoni?? campano di rendita od hanno il posto fisso o statale forse, e cosa potranno mai insegnarmi le loro perfette favolette se della vita vera non conoscono e non hanno mai conosciuto nulla??? Mistero...Ma io sono la matta che non capisce i normali e che trova noiose le favolette con cui si fanno pure gare e garette...

mancipazione Nel diritto romano, antica forma di compravendita reale (mancipatio), che, in origine, prevedeva lo scambio contestuale di cosa contro prezzo, quest’ultimo ancora rappresentato da moneta non coniata, e pertanto da pesare su una bilancia che un libripens porgeva all’acquirente; cinque testimoni assistevano all’atto, che si perfezionava, oltre che con le suddette formalità gestuali, con la solenne pronuncia da parte dello stesso compratore di parole rituali, con le quali egli dichiarava la sua volontà di far propria la cosa secondo il diritto dei Quiriti. Quando, in età repubblicana, venne introdotta la moneta coniata, l’uso della pesatura, pur di per sé non scomparso, divenne un mero orpello, sicché il prezzo veniva pagato a parte; il che significa che la mancipatio, da negozio causale, era destinato a diventare un negozio astratto, traslativo sì della proprietà della cosa, ma per le più svariate ragioni, ivi compresa quella di donare. L’atto comunque continuava a produrre, quale effetto naturale, la garanzia contro l’evizione che l’accipiente fosse eventualmente costretto a subire, donde la facoltà, a lui accordata dall’ordinamento, di esercitare contro l’alienante un’azione per il duplum(cosiddetta actio auctoritatis).

Dalla mancipatio ebbero origine, grazie all’evoluzione successiva che la giurisprudenza pontificale seppe trarne, sia il principale atto di trasferimento della proprietà, avente a oggetto le sole res mancipi, sia gli altri gesta per aes et libram (atti librali) applicati in quasi tutti i campi del diritto civile, e tra questi, in particolare, il testamentum per aes et libram, la più importante e diffusa forma di testamento dell’età classica, inizialmente sviluppatosi dalla cosiddetta mancipatio familiae, con cui, prima di morire, il de cuiusprovvedeva in ordine al proprio patrimonio familiare, trasferendolo in blocco a un fiduciario, che ne avrebbe poi eseguito le ultime volontà. In età postclassica, allorché cominciò ad affermarsi la pratica della compravendita scritta e venne progressivamente meno la distinzione fra res mancipi e nec mancipi, la mancipatio perse sempre più d’importanza, tanto che in epoca giustinianea risultava oramai scomparsa.