Paura di volare (con Rodolfo V. & Co.)
PAURA DI VOLARE e commenti immaginari ricevuti da autori inventati "o di cui ho preso in prestito parte dei nomi" sepolti nel passato inesistente, ritrovato per caso mentre passeggiavo nella mente:
Paura di volare
Una vita in gabbia incatenati dalle nostre paure.
Paura d'innamorarsi, di sognare,
di gioire, di tremare, di volare.
Paura di fallire, di soffrire, di morire...
Moriremo tutti comunque.
Ma alcuni avranno avuto il coraggio
di uscire dalla gabbia,
di affrontare le paure,
di gettarsi nell'immensita', per il grande volo della vita;
ed avranno amato, sognato, gioito e tremato,
avranno sofferto morendo dentro e rinascendo di nuovo per continuare il volo...
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Commento 1) Paura? Sì, sempre... ma per quei voli che dici ne val bene la pena
un bacissimo, sorellina
Edited by - m c 04 Jan 2007 19:51:21
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Commento 2) c'è un libro di erica jong con lo stesso titolo e stessi argomenti...bellissima opera anche questa tua...
purtroppo ce n'è un sacco
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NADIA: Posted - 04 Jan 2007 : 20:49:18
Ciao Susi,
Non conosco ne' Erica Jong, ne' le sue opere, ma conosco le nostre paure che bisogna imparare ad affrontare per poter vivere, per poter volare!
Grazie dei tuoi apprezzamenti ed anche a te un grande abbraccione; da una parte mio fratello, e dall'altra te, tanto di braccia ne ho due!
Risatine!!!
Ciao!
Edited by - n/a on 04 Jan 2007 20:56:43
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Commento 3) purtroppo a volte ci sono sia le paure che i doveri a non farci volare... ma la fantasia rende liberi....
:)
un sorriso
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Nadia: 05 Jan 2007 : 14:22:31
Siamo sommersi di paure; da quelle che impediscono di inseguire i nostri sogni in attesa di essere vissuti,
a quelle spirituali che inconsciamente ci chiudono in gabbie mentali sicure dove non bisogna pensare ma solo seguire le masse che ci rassicurano; ed uscire dalle gabbie ci terrorizza, perche' ci si sente soli dove nulla e' stato pensato o preparato, e siamo noi a doverlo fare....soli nel buio, guradando a distanza tutti senza seguire nessuno, ma solo la fioca luce che da lontano non ci fa' perdere, o insieme a branchi chiechi che ci rassicurano ma che vanno a flussi in tutte le direzioni senza farci scorgere la vera luce...
Le paure sono tante, alcune ci proteggono, altre ci castrano, ed altre ancora ci distruggono....Vivere lottando contro le nostre paure per "capire" quali sono da bruciare e quali da tenere, per poterci alleggerire e spiccare il volo.....
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Commento 4) a. sangervasi 05 Jan 2007 : 20:49:03 Show Profile Reply with Quote
i cinque si distinguono sempre.bella
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Commento 5) othila 06 Jan 2007 : 21:26:09 ...siamo sommersi di paure...ma immersi nell'infinito.
;)
*othi*
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NADIA:
Posted - 06 Jan 2007 : 21:26:09
Grazie Antonio delle splendide parole che non sento di meritare, ma sono profondamente incoraggianti...
E tu Othila, con una piccolissima frase infinita, hai riportato a galla un pensiero gia' avuto molte volte...
Noi ed il nostro pianeta....un puntino sperduto in questo immenso universo...
Noi, un granello di sabbia di una spiaggia infinita...
Mi hai ricordato emozioni vissute nel profondo...
In una forma di vita, un atomo che percepisce se stesso, ed al massimo gli altri atomi intorno a se', non possiede la consapevolezza del grandioso contesto a cui appartiene...
Non so' se rendo l'idea di queste "percezioni" riaffiorate ora con la frase di Othila...
Edited by - n/a on 06 Jan 2007 23:00:07
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Commento 6) MARIBELLA: 06 Jan 2007 : 23:19:08
maledetta paura di volare, di soffrire, di sognare, di amare, di...
a volte restiamo immobili, paralizzati dalle nostre paure, altre volte riusciamo a prendere la rincorsa per lanciarci...
peccato lasciarsi bloccare...
peccato non saltare nel buio...
che il nuovo anno dia a tutti la giusta forza!
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Commento 7) R. Vettorello Posted - 04 Feb 2007 : 16:21:10
Un pensiero molto bello.Chissà se ho battuto il mio pensiero al posto giusto. Perdonerai. Ciao
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Commento 8) Daniele Posted - 30 Jul 2007 : 16:25:30
hai usato alcune immagini molto evocative. si vede che stai facendo un percorso interiore e lo rendi agli altri utilizzando poesia e grafica. dovremmo esserti grati, per questo.
chissà se lo siamo davvero.... ;-)
un saluto agli states
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Commento 9) Amica: Posted - 31 Jul 2007
Ti sono grata e tu lo sai, come anche daniele dice. Nasciamo e viviamo vittime di condizionamenti e programmazioni, ai maschietti viene imposto di non piangere perchè gli "uomini non devono" non devono riportare le "scazzottate a casa" "si devono saper difendere" devono un giorno, avere un buon lavoro, devono devono devono...poco il dialogo che hanno con i genitori i maschietti e anche tra di loro, poco parlano della loro interiorità. Han loro insegnato di essere competitivi, e quindi guia a mostrarsi amareggiati, o sensibili ma solo FORTI E CORAGGIOSI. Per le femminucce non cambia molto, ma a tra di loro parlano delle loro problematiche, si confidano, e si danno spiegazioni a volte sbagliate, ma almeno creano un gruppo dove potersi sfogare e liberare e sono piu' libere di confidarsi ma non per tutto, solo per le cose lecite che una ragazza puo' dire e le cose lecite sono quelle cose che i genitori pensano siano giuste per il bene dei figli, ma lo sono solo per la loro tranquillità, dei genitori dico, fammi stare tranquillo eh? Non farmi far brutta figura, non essere cosi' non essere cosa', ma la frase che si dovrebbe pochi la pronunciano perche neanche a loro è stata mai detta:SII TE STESSO, ABBIA STIMA DI TE, AMATI.
Divenuti adulti ecco che diventiamo quei tanti pupazzi infelici che mai nella loro vita han fatto le proprie scelte e vivono su un binario deviato "per il tuo bene..." Chi si è ribellato e ha scelto da solo la proprio vita viene chiamato o chiamata (se donna ancor peggio) la pecora nera.
Tutto ci insegnano, tutto ci ordinano: devi ubbidire, stai zitto, devi essere educato, devi devi devi...ma quando ci hanno chiesto cosa vorresti essere?? ci insegnano a leggere a scrivere ma a voi risulta che ci abbiano o insegnino anche oggi sia genitori che poi insegnanti ad essere felici?? anzi l'essere felici è un'otopia e diventa una emozione a volte scomoda che non si riconosce e spesso ci fa sentire in colpa, "come posso essere felice o semplicemente contenta se c'è tanto dolore nel mondo..."
Per quanto abbia compreso che le mie prigioni non hanno sbarre, mi è difficile avere il coraggio di essere libera, oltrepassare la linea di confine fra quel che devo essere e quel che io vorrei essere. Poi entrano a far parte della vita i ruoli: madre,moglie, donna, donna che lavora fuori casa,figlia già si resta sempre figli e agli ordini dei genitori, non si osa mai parlare male dei genitori, NON SI PUO'! Devi essere essere una brava mamma, una brava donna per la casa, in ufficio, servire tuo marito che torna a casa stanco dal lavoro e tutta la sua vita si svolge all'ombra del "dovere" molto raramente "del quel che vorrebbe fare" oltre che assolvere ai compiti che la vita impone a tutti. Questo non lo puoi fare perchè sei donna, cosi' non puoi parlare perchè sei donna, la non puoi andare una brava donna non deve...ecc.
Mi sto dilungando troppo, e mi sto perdendo nei meandri della mia mente, ma davvero trovo le riflessioni di nadia molto importanti, perchè danno un senso a quello che spesso sembra non avere senso. Un mio pensiero personale, io credo che solo chi ha molto molto sofferto, entri con determinazione nel proprio mondo interiore e scava scava fino a farsi male, molto male, ma solo così ci si ritrova, e si ritrova la gioia di vivere che si ha poi il desiderio di condividere, come appunto sta facendo la cara nadia, per questo io ti ringrazio e ti abbraccio.
A volte, nei momenti in cui sento maggiormente il peso degli anni, nel guardare il cielo notturno mi domando come sia possibile, che a peccatori come me, sia dato godere di tanta bellezza. (mcb)
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Nadia: Posted - 31 Jul 2007 : 12:40:59
Grazie Daniele del tuo graditissimo commento e saluto anche Iris, con un messaggio:
non aver paura di essere fuori tema o troppo lunga quando parli con me, perche' uno dei sensi dello scrivere e' proprio quello della ricerca di noi stessi, e se ti senti di voler iniziare un discorso che ti viene suscitato da un testo, segui quella scia e non impedirne il percorso/flusso, ma abbandonati e cavalca la corrente interiore che senti per scoprire fino a dove ti porta, dove ci porta...
Quello che hai scritto e' molto importante per quanto riguarda gli schemi mentali che ci vengono imposti fin da piccoli,i quali spesso non sono per conoscere noi stessi e le nostre potenzialita' e poter cosi' dare il nostro meglio, ma per imparare a seguire figure pre-impostate a cui dobbiamo assomigliare castrando spesso sia la nostra personalita' che il nostro potenziale. Un conto e' insegnare il rispetto verso gli altri ed il mondo, un conto e' la cultura che ci viene inculcata per farci diventare dgli automi programmati, vuoti ed infelici, di cui "in alcuni casi", la solo opzione per sentirsi felici e veri, e' quella di drogarsi/ubriacarsi/etc. per sfuggire cosi' dalla realta' inadeguata che ci ha deprogrammati ed annullati del nostro sogno/potenziale/seme interiore che doveva essere individuato e fatto emergere.
Inserisco parte di un messaggio che era la risposta data ad un mio amico perche' contiene dati utili e ti abbraccio forte e ti ammiro per il tuo coraggio di parlare, perche' le parole inducono a delle riflessioni, e queste ci aiutano a guardare dentro noi stessi per imparare a conoscerci nelle nostre profondita'. Non tutti hanno la fortuna di reagire positivamente ai tiri mancini della vita, e sono grata a questa forza interiore che mi ha fatto sopravvivere alle avversita' piu' indescrivibili, donandomi il coraggio per non abbandonarmi, e lottare per cambiare le realta' che ci uccidono dentro, e per vivere piu' serenamente quelle che non si possono cambiare.
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E' vero che ci sono infinite possibilita' per creare la realta', ma e' anche vero che ogni persona ha gia' innate delle tendenze, e quelle che sembrano essere scelte, non sempre lo sono, perche' basti pensare ad una delle tante storie di gemelli, che pur vivendo in parti differenti del pianeta, finiscono per fare scelte identiche, sposare compagni simili, avere lavori uguali, insomma, vite parallele che mostrano che quelle che pensiamo essere scelte, a volte non lo sono, ma ci muoviamo a seconda del programma interno pre-impostato, che puo' essere alterato dai contesti esterni che non ne permettono lo sviluppo, e siamo costretti a scegliere dei surrogati/alternative che alterano cosi' il progetto iniziale. Per "esempio", la persona che aspirava ad essere un artista, nel contesto giusto, potrebbe portare a termine il suo programma, mentre invece in un ambiente che non permette il suo sviluppo, e' costretto a cambiare i suoi piani interiori, e mentre alcuni si adattano ai cambiamenti imposti, altri fanno molta fatica, fino ad arrivare a volte, all'isolamento, alla depressione, al rifiuto della realta', alla violenza, alla droga etc... Non e' facile comprendere i vari meccanismi della mente perche' poi, ogniuno reagisce in maniera differente. Questo discorso era solo riguardo alle possibilita' infinite di cui parlava il video...
La realta' non e' una sola e ci sono diversi tipi di consapevolezze e diverse realta' a cui si puo' accedere, e questo lo avevo appreso dai testi antichi che ne parlano in modo piu' semplice di questi studiosi/ricercatori/scienziati, che a volte hanno ancora le idee confuse e spesso mi confondo ad ascoltarli...Sicuramente questi campi sono gia' stati sondati e conquistati nelle ere passate, e se questi "esperti" facessero piu' attenzione a quello che ci e' giunto dal lontanissimo passato, le loro riceche sarebbero semplificate.
Anticamente scienza e religione erano un tutt'uno, ed i vari culti erano spesso contenitori di informazioni superiori di cui bisognava possedere la chiave di lettura.
Ho notato che le informazioni base del creato venivano replicate con una sorta di parallelismo nei vari contesti, incluso quello astronomico, quasi a voler replicare in tutti i piani gli stessi concetti base, e forse questa era una delle svariate tecniche per contenere l'antico sapere....segue...
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