Fatta al volo come operetta goliardica per la domenica dato che non vedo molto movimento e poche novita', eccone una che siete liberi di sistemare e rendere presentabile per una migliore lettura perche' anche con la lingua italiana sono parecchio impedita.
Buon divertimento e buona domenica e potete leggerla ai vostri bambini e vedere la loro reazione!
NOTA:DIARREICO, DIARREITICO O CACASOTTO? SORRY, IO NUN LO SACCIO VERY BENE!
OPERETTA SCEMETTA PER GRANDI E BAMBINI:
Il micio Miao Miao era un gattino piccolo piccolo, tutto sgangherato, spellacchiato, di buona razza, ma caduto in una pentola di pece che gli distrusse quasi tutto il suo bel pelo ed infatti indossava sempre un cappottino di pelo di gatto della sua stessa razza e d’estate sudava da morire ed era un gran tormento per lui sopportare quel cappottino con il quale si presentava agli altri gatti vantando il suo bel pelo con la speranza che nessuno si accorgesse della cosa.
Nonno gattaro aveva tanti mici nella sua casa e tutti erano ubbidienti; mangiavano e facevano la popo’ nella lettiera nelle ore da lui scelte e la ricoprivano sempre per far sembrare tutto pulito.
Pero’ c’erano un paio di mici che gli davano parecchie noie e lui non ce la faceva piu’ a badare a tutti.
La micia Violetta gli faceva la cacca sul pavimento perche’ si schifava di andare nella lettiera satura e puzzolente e non voleva sporcarsi le zampine ne’ tantomeno odorare quel tanfo di mucchi di cacche sommerse e quando ricoprivi la tua, non sapevi mai se sotto le sampine ne beccavi e scoprivi una di un’altro impiastricciandoti ed allora aveva deciso di farla fuori facendo disperare il povero vecchietto che cercava di corrergli dietro e mantenere il pavimento pulito per fare bella figura con gli ospiti.
Poi aveva il micio Miao Miao, che aveva sempre la diarrea e la faceva da tutte le parti;
Sul pavimento, sulla sabbietta senza nemmeno corpirla, e quando si arrabbiava con nonno gattaro perche’ non gli faceva le carezze e non gli toglieva I ragnetti dalle orecchie e le pulci da dosso quando voleva lui ma lo metteva in fila ad aspettare il suo turno, si vendicava ed andava a fare la cacca dentro I cassetti, dentro le credenze tra la roba da mangiare, nella lavatrice e poi avvisava gli altri gatti dello spettacolino e si nascondeva per vedere la reazione di nonno gattaro che lanciava urla e bestemmie contro il cielo e micio Miao Miao si divertiva da morire e cosi’ costringeva il nonno a curarsi di lui fino a che esasperato, lo chiuse fuori casa perche’ gli altri gatti, stavano prendendo il suo esempio ed avevano trovato la cosa divertente cominciando a fare cacca da tutte le parti,
Il nonno butto’ fuori tutti I mici e ripuli’ per benino la casa con una lettiera nuova di zecca, e disse ai mici che se volevano entrare, dovevano farla solo e soltanto nella lettiera e ricoprire le loro operette per mantenere tutto pulito, ma il gatto Miao Miao voleva continuare con le sue scorribande e non aveva nessuna intenzione di curarsi la diarrea e mettersi un pannolino, e quando passeggiava, perdeva sblobbetta da tutte le parti e lasciava sempre una scia, mentre la Micia violetta che era troppo scifittosa, decise di rimanere tra I campi all’aria aperta per farla in santa pace dove voleva lei e giocare a rincorrere le farfalle ed I topolini che nella casa chiusa non c’erano mai.
Alla fine, il nonno chiuse fuori gatto Miao Miao, ma il micio era rimasto talmente male, che visse il resto della sua vita a fare disegni con la sua diarrea col nome del nonno ed ad appendere I manifesti per le vie dove abitava il vecchietto per vendicarsi di lui e delle coccole ed attenzioni particolari che gli erano state negate. Alcuni amici di Miao Miao, che si erano divertiti a fare la rivolta la prima volta, decisero di abbandonare il vecchio nonno gattaro con il quale ormai si annoiavano a farla sempre nella lettiera ed andarono ad unirsi alla nuova banda di liberali capeggiata da micio Miao Miao ed insieme vissero felici e contenti, sia quelli che rimasero col nonno, che quelli che formarono la nuova banda ed anche la micia Violetta era felice di stare in liberta’ anche se ogni tanto aveva nostalgia dei vecchi compagni con cui aveva fatto la cacca insieme ma a debita distanza ed ogni tanto, gli mancavano i giochi delle palline della sua cacca secca e senza odore che prendeva a zampate per farle ruotare e poi rincorrere divertita perche’ rotolavano sul pavimento e volavano da tutte le parti quando le colpiva con grande sua gioia ma con disgusto dei mici che usavano la lettiera e grande disperazione del nonno che a volte rimaneva vittima dei colpi delle palline volanti e nei campi non si poteva giocare allo stesso modo perche' le palline non rimbalzavano bene.