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Poesie paranormali multi-dimensionali di un indaco anornale/bipolare/matto

Ultimo Aggiornamento: 24/01/2023 06:24
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10/03/2018 04:37
 
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Dopo il suicidio senza successo, mi chiese aiuto, Una storia vera, una delle tante che non riesco a dimenticare...



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miciavenus

view post Posted on 20/1/2018, 13:42 Quote
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“Your eyes can deceive you..Don't trust them”
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Vi lascio questa e poi smetto per alcune settimane che ho un progetto da sistemare e sono parecchio indietro e non riesco a riprenderlo perche' mi distraggo con questi ricordi/pensieri da cui ora forzatamente cerco di allontanarmi per cercare di mantenere la mia stabilita' emotiva/mentale e poter riprendere il progetto che da tempo ho abbandonatom difficile anche perche' senza nessun supporto/incoraggiamento/aiuto e come sempre sola nelle mie missioni impossibili...

============================

Dopo tanti anni vissuti all'estero per poter sopravvivere ad una possibile morte certa,
tornai in quella borgata dove avevo passato la mia infanzia...alcune cose erano
uguali, come i fantasmi dei palassi, piu' disastrati o piu' sistemati a seconda
della zona.

Tanti volti nuovi e pochi di quelli vecchi che con fatica ricercavo tra la
gente per poter avere un collegamento con il passato, con quegli esseri
che avevano fatto parte della mia vita e della mia infanzia, con cui ero
andata a scuola insieme e giocato insieme.

Ormai quasi nessuno era rimasto, e quei pochi erano quasi tutti poveri.
Lui era uno dei compagni di scuola, tenerissimo, dolcissimo, educatissimo,
sua mamma non aveva marito e lavorava come domestica per poter sopravvivere
nella casa popolare, ed in seguito anche il figlio dovette aiutarla perche'
diventava anziana e non in grado di lavorare come quando era giovane ed
anche lui andava per le case a fare servizi/pulizie e continuare gli
studi a poveracci del genere, non era possibile perche' dovevano mangiare
e continuare a studiare era il lusso di pochi e ricordo che anche quando
tornai dopo tanti anni, c'erano ancora ragazzi che non sapevano leggere o
scrivere e firmavano con una x i documenti e questo per far vedere il
livello di degrato/poverta' di famiglie italiane povere, abbandonate dal
governo e senza adeguati programmi strutture per controllare e seguire
la crescita di questi ragazzini e meno male che io ed alcuni miei
compagni frequentavamo l'oratorio invece che stare sempre in strada
incontrando i ragazzacci che ci facevano del male, ed all'oratorio ci
sentivamo protetti, come in una famiglia, gli adulti ci seguivano nelle
varie attivita'/divertimenti e la cosa ci piaceva, perche' ci aiutava
a stare insieme sotto la guida di adulti, ci aiutava a divertirci in modo
sano/sicuro e molti di noi lo frequentavano come luogo di aggregazione anche
quando divennero grnadicelli, ma non potevamo certo stare con loro per
sempre, anche se io, da adolescente a cui era stata tolta la famiglia
che si era disastrata, divisa, avevo percepito quel nucleo come un
surrogato della famiglia che non volevo lasciare e che addirittura mi
aveva quasi convinta a farmi suora per poter stare con loro e con i
miei amici, ma il sacerdote parlo' con me e mi persuase a cambiare idea
perche' divenire suora a causa di certe esigenze e mancanze subite,
non era adatto per me...

Rimasi molto male del rifiuto di quel sacerdote per il mio desiderio
di poter diventare suora e stare per sempre con loro avendo cosi' una
famiglia stabile, persone stabili che potevano amarmi, proteggermi
ed offrirmi un conteso sicuro in cui poter vivere...

Penso che accadde anche per il mio amico che rividi dopo questo
lungo periodo di assenza, era ancora dolce come sempre, ma notavo
che era ferito dentro e di brutto, e gli chiesi come se la passava,
mi disse che la sua vita era dura, che aveva provato a suicidarsi
ma non ci era riuscito, mi chiese come si viveva negli USA e
se poteva venire con me, e sapevo che io avrei potuto salvare un
ragazzo del genere se fossi stata senza il mio compagno sfruttatore,
violento, che mi rubava tutto, mi picchiava, mi impediva di avere
amici e contatti e non aveva piacere che continuassi a studiare
e mi prendeva sempre in giro perche' lavoravo e studiavo contemporaneamente,
ricevando insulti, aggressini, derisioni da lui che mi diceva che
tanto non serviva a nulla per me studiare, ero solo una povera
ignorante senza capo ne' coda e non avevo nessuna possibilita' di
migliorare con gli studi che secondo lui, era inutile proseguire,
malgrado lavorassi pure e pagassi spesso anche le sue bollette
perche' era sempre in pasticci finanziari e rubava persino quel
poco che mi mettevo da parte dopo aver pagato le mie bollette
e spesso, molte delle sue..una vita da inferno che pero' riuscivo
a vivere, e senza quel parassita che mi minacciava pure di morte
se lo abbandonavo o se mi cercavo un'altro uomo, sicuramente
avrei preso quel ragazzo con me, portandolo negli USA, aiutandolo
ad imparare la lingua ed a trovare poi uno straccio di lavoro,
anche solo come lavapiatti in un ristorante, e la cosa lo
avrebbe sicuramente rimesso al mondo, dato quelle speranze che
ormai non aveva piu' e mi si ruppe il cuore quando mi guardo'
negli occhi, chiedendomi se potevo salvarlo e portarlo con me..
Volevo con tutta me stessa salvare quel povero ragazzo, ma
nella mia condizione non mi era permesso possibile ed era
come assistere alla morte di un amico/parente mentre resti
a guardare impotente la vita/speranza uscire per sempre da lui
e sicuramente avra' fatto una bruttissima fine e gli altri
ragazzi lo prendevano per i fondelli, lo aggredivano, dato
che era tenero/dolce come persona, lo seviziavano anche e
non poteva ribellarsi agli abusi/aggressioni dei delinquenti
delle nostre borgate che ci dominavano e di cui avevamo
paura ed andare negli oratori, era per noi una salvezza che
pero' non poteva durare a lungo...

Questo testo l'ho scritto pensando al tuo viso, al tuo
cuore che mai ho dimenticato e che mi ha distrutta dentro
quando ti ho incontrato di nuovo senza poterti aiutare
come avrei invece voluto fare in quei pochissimi giorni
in cui ero tornata in italia andando anche a vedere la
borgata in cui ero nata e vissuta nella mia infanzia...

Addio amico mio, lo so che ormai non ci sei piu' in
questo mondo e che la tua inevitabile fine era ormai
vicina e segnata, ma io ti ricordero' per sempr e ti
vorro' per sempre bene, quel bene che il mondo ti ha
negato lasciandoti divorare le carni tenere da squali
leoni tigri che hanno dilaniato il tuo cuore, le tue
speranze, le tue forze, la tua vita che tramite me,
vive ancora perche' ti ricordo e ti ricordero' sempre
con affetto e tanto dolore/dispiacere di non averti
potuto salvare/aiutare come avrei voluto...
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