Dedicata ad una poetessa deceduta che era malata terminale e si divertiva a leggere le mie boiaccate e mi ringraziava privatamente per avere la capacita' di farla sorridere con i miei testi buffi e sotto-acculturati che pero' la divertivano molto e mi faceva i complimenti incitandomi a scrivere ancora...
LEGGIADRA PIANGEVA, RIDEVA E MORIVA...
Ridere, si, io ti facevo ridere...
Scordavi la tristezza che
la morte porta quando si avvicinava a te
e ti riduceva in lacrime...
Rodere, si, io ti facevo rodere...
E ti arrabbiavi schiaffeggiando me
che scherzando ti portavo un buon caffe'
passando il mio tempo accanto a te.
Soffriva sola e nel silenzio lei piangeva,
per distrarsi aspettava i miei scritti fino a sera,
dopo averli letti lei rideva
ed dal buio del suo mondo lei fuggiva.
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Addio Leggiadra! O spiriti invisibili,
portatela sulle vostre ali
verso la Luce Eterna,
da cui tutta la vita e' nata,
ed a cui tutti faremo ritorno.
AMEN.
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Qui nella sezione dei commenti uno dei miei testi assurdi che la fecero sorridere: