Siete stati bambini?
Allora sapete che quando la maestra in classe
ci dava un pensierino da svolgere, le logiche
conosciute da cani e porci, da grandi e bambini
erano e sono sempre le stesse, quelle che pero' i grandi
acculturati fanno finta di non conoscere ed infrangono le
regole basilari per poter galleggiare con prepotenza
come sempre d'altronde, distruggendo la logica con
cui ci hanno fatto crescere per riproporre logiche
degenerate in ogni loro forma.
Quando la maestra in classe ci dava il titolo del
pensierino, ci dovevamo attenere al
titolo, e se ci diceva "come hai passato la domenica",
non potevi certo scrivere cosa hai fatto per le vacanze
estive, ma dovevi ATTENERTI al tema/titolo proposto dalla
maestra, perche' doveva valutare la tua attinenza al soggetto
che ti veniva chiesto di trattare ed analizzare come lo svolgevi.
La maestra leggendo i tuoi testi, non si metteva certo
a rimproverarti e punirti sul pensierino dandoti un
brutto voto perche' avevi le scarpe slacciate od una
macchia sul grembiule, ma si atteneva a valutare da brava
maestra, solo il tuo scritto.
Noi eravamo piccoli, ma sapevamo che non dovevamo copiare
i nostri compagni, che non dovevamo farci scrivere il
pensierino dai nostri amici, ma doveva essere roba nostra
e dovevamo scriverla quando ci veniva chiesto, e nessuno
di noi faceva il furbo ed andava a cercare pensierini gia'
elaborati, ed era logico che i nostri scritti dovevano essere
spontanei e creati nel luogo, tempo e circostanze dettate
che erano uguali per tutti, dato che ci trovavamo tutti
insieme in classe e dovevamo produrre qualcosa di nostro
in quel periodo concesso senza ingnigni o copiature.
Non portavamo i dolci alla maestra e non gli lucidavamo le
scarpe per farci dare un voto migliore perche' certe cose
noi nemmeno le pensavamo.
Invece cosa fanno i grandi quando fanno i loro pensierini
per le gare? Si comportano come quando noi eravamo piccoli?
QUASI MAI!
La maestra "MODERTORE/MODERATRICE" usa lo stesso metro di misura
per tutti? No, i maestrini e maestrine dei grandi,
puntualmente fanno sempre un enorme casino
nel dettare le loro leggi e poi le ignorano con i loro
amichetti o altri maestrini, o se ne inventano di nuove
per quelli che non gli piacciono e le leggi le fanno
valere solo per alcuni e solo in certe circostanze, ma
quando noi eravamo piccoli, venivamo trattati tutti uguali a scuola,
invece tra i grandi che si acculturano, e' sempre la solita
storia dei prepotenti acculturati che diffamano ridicolizzano
gli altri dietro la maschera della cultura, falso perbenismo
ed ipocrisia accettata e promossa da altri come loro
perche' usano tecniche accattivanti camuffate da critica.
Mi chiedo se e' vero che l'essere umano cresce con gli
anni e con la cultura se poi nella vita reale, mostra
tendenze ed atteggiamenti piu' ridicoli e puerili di quelli
dei bambini e puntano il dito a quelli che cercano di
essere grandi con i fatti, e non con la bella faccina
da retrobottega.
Vi immaginate il giorno della fine del mondo, un gruppo di
ipotetici acculturati che guerreggiano a sangue, per cosa?
Per una letterina a Gesu' Bambino per competere su chi l'ha
scritta meglio! Ma noi piccoli sappiamo che il Bambinello non
esiste e che mai potra' ricevere la loro letterina che tanto
sfoggiano come se dovesse arrivargli davvero e fosse la cosa
piu' importante del mondo, e sappiamo che
i bambinelli sono quelli che le scrivono con tutta la loro
ipotetica serieta' nei modi che solo certi grandi sanno
scrivere e guerreggiare nel virtuale, bruciando tempo ed
energia per le cassate piu' pazzesche e rompendo le sfere
a chi vuole solo pubblicare qualcosa di diverso e meno palloso
Quando mai noi piccoli, quando ricevevamo un voto basso,
ci mettevamo a piangere, sbattere i piedi in terra e
gridare: da oggi in poi non scrivo piu' i pensierini
e strappo quello che ho scritto!
I grandi lo fanno fin troppo spesso e non si rendono conto
di quanto siano ridicoli ed infantili, anche perche' i grandi
non stanno certo a scuola, ma stanno giocando con giochi
insignificanti per ammazzare la noia ed il tempo e nulla
piu', eppure nemmeno nei giochi sanno essere leali o sono
capaci di divertirsi? Ma a cosa serve allora crescere e
diventare grandi a questo punto?
PS: chissa' perche' quasi nessuno vuole leggere i pensierini dei grandi, nemmeno se li
obbligano usando contesti e gare e persino gli amici scappano e spesso leggono per
cortesia e per poter essere commentati anche loro, perche' se non commentano, nessuno
li commenta, ma allora che senso ha scrivere e poi andare in giro a commentare cani e porci
per mendicare letture dagli amichetti? Non si scrive per sbavare dietro letture e punteggi, si scrive
perche' sentiamo dentro di farlo ed i veri artisti non mendicano e non debbono commentare
nessuno per farsi leggere.
Con un augurio che questi "bambinelli" possano diventare adulti per il nuovo anno
e smettere di credere alle favole, alle fate, agli gnomi ed alle cicogne che portano i bambini.