Fantasmi e zombi poetici
Castelli diroccati invasi da monotoni fantasmi riciclati
che vagano senza fissa dimora, ripresentandosi allo scoccar dell'ora.
Topi che passeggiano su ossa scarnite che un giorno accolsero vite.
Spettri di morti che spaventano i vivi,
ai fremiti di baldracche rispondono giulivi
vendute ai bordelli per allietare gli uccelli
che con sterili vanti, uccidono i santi.
Fingono vita che piu' non sentono
e inquinano i vivi con voci che mentono
in cerca di effimera bellezza esteriore
con vagiti di morte nei testi di autore;
si danno la mano nel gran girotondo,
la grande spirale li porta nel fondo;
inferni oscuri risucchiano i mostri
di eroi del nulla lor sono gli illustri...