È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Prova
Locations of Site Visitors
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

le palle verdi dei vicini

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2016 22:56
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 2.588
Sesso: Femminile
04/09/2016 22:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Miele/idromele

locusta/cibo/carrubo

leggende con informazioni e basi parallele

Leggende della Selva

L'UCCELLO MAGICO

Popolare leggenda del gufo (Nyctibius griseus) chiamato Chotacabras in castigliano, Cacuy in quechua, ed Urataù in guaranì.
In un luogo della selva alta, nei pendii delle Ande dai quali nascono i fiumi che si intrecciano come giganteschi fili d'acqua, vivevano molto tempo fa un giovane chiamato Nichilo e sua sorella Cacuy.
Tutte le mattine il ragazzo andava a cacciare, a pescare e a raccogliere miele dai favi sugli alberi di carrubo. Cacuy, nel frattempo, riordinava l'abitazione e toglieva le erbacce dall'orto. Un giorno il giovane, tornando dalla caccia, trovò la casa in disordine e disse alla sorella:
- Perché non hai riordinato la stanza, né lavorato nell'orto, e passi tutto il tempo sull'amaca a fare niente? Portami un po' di idromele che ho sete.
- Non c'è più miele - rispose la ragazza.
- Come mai non c'è più miele se ne ho portato ieri un recipiente pieno? - chiese Nichilo, irritato.
- Non c'è più miele perché l'ho mangiato tutto - rispose sgarbata la sorella.
Sdegnato, il giovane si avviò verso i carrubi in cerca di altro miele, meravigliato che la sorella avesse potuto finirlo tutto da sola. Decise di spiarla. Il giorno dopo la salutò come tutte le mattine incamminandosi verso il bosco, ma poco lontano si nascose dietro gli arbusti per osservarla.
Poco dopo, vide arrivare un uomo vestito con abiti splendenti e tanto sfavillanti che dovette chiudere gli occhi per non accecarsi.
Si avvicinò guardingo per rendersi conto di cosa succedeva dentro alla propria dimora e vide Cacuy che versava bicchieroni di acqua e miele a quello sconosciuto, il quale beveva con una avidità che presupponeva grande sete. Nichilo non ebbe il coraggio di entrare nella sua casa e vagabondò inquieto nei dintorni fino a sera, quando vide l'uomo uscire e sparire all'orizzonte. Nel cielo splendeva l'astro Luna.
Tornò a casa e trovò tutto in disordine come il giorno prima. Sua sorella non aveva pulito la stanza né lavorato nell'orto che si riempiva, man mano, di erbacce. La rabbia gli corrodeva l'anima e decise di vendicarsi. Nichilo non si rese conto che l'essere sfavillante era in realtà l'astro Sole, gemello della Luna, il quale visitava Cacuy durante il giorno per mitigare la sua grande sete.
Il giorno seguente, molto presto al mattino, prima che potesse arrivare il visitatore, Nichilo chiese aiuto a Cacuy:
- Sorella - le disse - ho visto un grande sciame d'api attorno a un alveare posto nella parte alta di un albero. Non posso arrivarci da solo. Devi venire con me e aiutarmi a prenderlo.
Pensando alla grande sete dell'astro Sole che arrivava tutti i giorni a bere l'idromele, la ragazza acconsentì e accompagnò il fratello nel bosco per recuperare il dolce tanto pregiato. Si issò per prima afferrandosi ai rami e ogni tanto chiedeva al fratello che la seguiva:
- Manca ancora molto?
- Sì - rispondeva, con animo turbato, Nichilo - è ancora molto più su.
Quando la sorella trovò le api, dovette coprirsi il viso col suo mantello per non essere punta dagli insetti. Mentre era occupata a prendere il miele, il fratello, sempre turbato, discese rapidamente tagliando i rami dell'albero dietro a sé, con l'intenzione di togliere ogni appiglio alla sorella, per lasciarla lassù.
Cacuy supplicò il fratello dall'alto affinché l'aiutasse a scendere, ma Nichilo andò via senza neanche voltare la testa. Aveva compiuto la sua vendetta. Cacuy passò la giornata appesa all'albero di carrubo, coperta quasi totalmente dal miele e dalle punture. Ogni tanto chiamava il ragazzo, che non si faceva vedere, e presto calarono le prime ombre della notte sugli alberi della collina alberata.
Il vento freddo faceva agitare la cima dell'albero e Cacuy, tremando di spavento, chiese aiuto all'astro Luna che cominciava a fare capolino fra le nuvole. Allora i suoi piedi si trasformarono in artigli di gufo e le sue braccia si coprirono di piume. Quella notte, illuminata dalla fioca luce della luna, Cacuy divenne un Gufo, uccello notturno della selva.
Da quel giorno al calar del sole, il canto di dolore di Cacuy rompe il silenzio dei boschi e fa rabbrividire gli abitanti del luogo:
- Turay, turay, cacuy! Fratello, fratello, vieni a salvare Cacuy!
Così canta l'uccello magico tutte le notti fino allo spuntare del Sole in cielo, e allora si calma e dorme quieto. Quando c'è molta luce si nasconde dentro i buchi dei grossi tronchi d'albero. Questo uccello, incantato dalla luna, non scende mai a terra e col suo canto piange l'assenza del sole dall'imbrunire e non finisce fino a quando il sole non appare luminoso.
Raccontano le vecchie leggende che questo pianto di Cacuy è causato non solo dall'abbandono di suo fratello Nichilo, ma anche da quello del suo amore, il Sole. Non trovandola a casa per farsi servire da bere, si allontanò verso il cielo e non tornò mai più.
Quando si sente nel bosco il suo grido lamentoso, gli abitanti della selva alta assicurano che c'è del miele vicino o che incomincerà a piovere presto. Ma quando vedono un gufo fermarsi sul tetto di qualche dimora, sono sicuri che i fratelli che ci abitano litigheranno. È per questa ragione che si adoperano le sue piume come amuleti per allontanare i malefici, gli incantesimi e i conflitti familiari.Non si può imbrigliare il vento!
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:14. Versione: Stampabile | Mobile | Regolamento | Privacy
FreeForumZone [v.6.1] - Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com